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Chiesa parrochiale di Castelrotto


Chiesa parrochiale - Castelrotto

Città: 
Castelrotto (BZ)


La parrocchia di Castelrotto - sede di decanato - risale certamente ai secoli del primo Medioevo. Lo si arguisce dal fatto che la chiesa è dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo. Pressochè tutte le chiese dedicate al principe degli apostoli infatti sono antichissime e rimandano ai primi tempi della cristianizzazione del nostro territorio. La chiesa decanale - detta anche duomo sul monte - è un tipico esempio dello stile viennese e fu costruita a ex nuovo a partire dal 1846 e venne consacrata il 21 ottobre 1849 dal beato vescovo Johannes Nepomuk von Tschiderer. Ha la forma di un rettangolo orientato verso nord-est, cui è annessa una struttura quadrangolare, corrispondente al presbiterio. Sei pilastri quadrangolari suddividono l'interno in tre navate: quelle laterali hanno volte a botte; quella centrale invece è racchiusa da volte a crociera. L'interno dell'edificio sacro ha una lunghezza di 50 metri abbondanti; la larghezza è di metri 22,50, mentre l'altezza raggiunge i 16 metri.


Il campanile di Castelrotto

Il robusto campanile non fa corpo della chiesa, ma si erege isolato quasi al centro della piazzetta e a ragione viene considerato l'emblema di Castelrotto. Venne costruito negli anni 1756-58 secondo il progetto del capomastro brissinese Simon Rieder, dopo che la precedente torre campanaria gotica era stata gravemente danneggiata dal furioso incendio del 1753. Per un borgo di montagna le dimensioni del nuovo campanile sono fuori del normale: la base misura 11 m di lato; con i suoi 82 metri di altezza il campanile risulta essere uno dei più alti dell'intera provincia. La poderosa torre campanaria, ben strutturata nelle sue varie parti, si alleggerisce verso l'alto in un'elegante e slanciata cupola a bulbo, per ridursi ulteriormente in una laterna e finire in una sfera con croce. Nella superba cella campanaria si trovano nove campane. La più piccola - la campanella dei morti - è ancora quella del 1763. Le altre invece furono vittime della prima guerra mondiale.